È inutile parlare dell'identità di un gruppo che si presenta mascherato:
i Monaci del Surf sono una sorta di società segreta.
Non si può essere sicuri di chi ci sia sotto alle maschere,
quello che è certo è che chitarra elettrica, basso e batteria
sono gli strumenti preferiti dai Monaci, filtrati e accompagnati
da suoni elettronici che richiamano i vecchi film di
fantascienza o ambienti da foresta amazzonica.
Lo spettacolo è tirato, da ballare, con i classici del Surf
alla Dick Dale e inedite versioni in stile di successi più recenti.
Atmosfere tra James Bond e Quentin Tarantino
per un concerto a metà tra una performance e una festa.